FASCICOLO 2 | 2006
5 LUGLIO 2006Dopo il referendum costituzionaleLa voce del diritto costituzionale o quella della politica politicante?
di Gaetano Azzariti
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1. - Vittorio Emanuele Orlando, il fondatore della “Prima scuola italiana di diritto pubblico”, padre della Patria, alla fine dell’800, sostenne che, raggiunta l’unità politica, fondato lo Stato italiano, era giunta l’ora di “dare la scienza del diritto pubblico” al nostro Paese, assegnando ai giuristi questo compito fondamentale. Durante i governi della Destra storica il compito fu assolto addirittura con un eccesso di arroganza, ponendo i giuristi a capo del processo d’unificazione politica ed amministrativa. Successivamente la scienza giuridica ha assunto un ruolo più riservato, ma ha sempre continuato ad influenzare la sfera del politico, conservando un salutare distacco da essa. In Assemblea costituente fu decisivo l’apporto dei giuristi e l’integrazione tra questi ed i politici ha rappresentato una delle ragioni del successo, (si pensi al rapporto tra Lelio Basso e Massimo Severo Giannini, solo per citare un caso, che partorì la norma più significativa dell’intera nostra costituzione: il principio di eguaglianza sostanziale, scolpito nel testo della nostra costituzione con parole impegnate e profetiche, con un’eleganza stilistica e una precisione concettuale insuperate). Ora il colloquio tra giuristi e potere s’è trasformato. Troppi giuristi si offrono come consiglieri dei principi rinunciando all’autonomia della propria scienza, molti politici non amano i vincoli giuridici, in particolare quelli che il diritto costituzionale, nato per limitare il potere, pretende di imporgli. Nell’epoca della tecnica e della neutralizzazione del politico, gli unici “tecnici” inascoltati dal potere appaiono essere proprio i costituzionalisti.Fascicolo 2|2006
Fonti/Referendum costituzionale
- Sulle fonti del diritto. Qualche premessa.*
di Gianni Ferrara - Interpretazione costituzionale e ragionevolezza
di Antonio Ruggeri - Interpretazione costituzionale e interpretazione per valori
di Alessandro Pace - Riformare la Costituzione per legittimare cosa?
di Paola Marsocci - L’ opinione pubblica di fronte a referenda e sondaggi
di Maria Concetta Pitrone - L’occasionalismo di maggioranza
di Michele Prospero - Innovazioni costituzionali e revisioni costituzionali in deroga all'art. 138 della Costituzione. Sfide della storia e sfide della politica*
di Gaetano Azzariti - Costituzione e riforme
di Marco Ruotolo - “Repubblica con ‘altro’ al potere”. Una pagina di Vittorini riletta attraverso Hannah Arendt, a proposito del referendum costituzionale e di un male chiamato asimbolia
di Silvia Niccolai - Dopo il referendum costituzionale
Attuare la Costituzione
di Gianni Ferrara - Dopo il referendum costituzionale
La voce del diritto costituzionale o quella della politica politicante?
di Gaetano Azzariti - Dopo il referendum costituzionale
La Costituzione raccontata ai ragazzi*
di Francesco Bilancia - Donne e corpi tra sessualità e riproduzione *
di Laura Ronchetti - Un «programma» per il futuro Presidente della Repubblica?
di Massimo Siclari - Alcuni interrogativi suscitati dalla sentenza n. 200 del 2006 della Corte costituzionale
di Massimo Siclari - Brevi riflessioni sulla disciplina transitoria della legge ex Cirielli: prescrizione del reato, retroattività della legge più favorevole e art. 25, comma 2, Cost.
di Matteo Conz - Intervento conclusivo alla Presentazione del volume di A. Pace e M. Manetti, Art. 21. La libertà di manifestazione del proprio pensiero, Bologna- Roma, 2006(°)
di Alessandro Pace
Sulla teoria costituzionale
Costituzionalismo alla prova
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Il gruppo di persone che ha promosso questo sito si propone di sollecitare il dibattito tra gli studiosi delle diverse discipline interessate alle ragioni del costituzionalismo, operando entro una prospettiva dichiarata. Il nostro 'punto di vista', le specifiche ragioni di politica culturale e la professione di metodo alla base di quest'iniziativa sono rese esplicite in due editoriali Le ragioni di una rivista nuova, di Gianni Ferrara e Le ragioni di un impegno nuovo, di Gaetano Azzariti... (continua)