La Costituzione interpretata dalle parti sociali

Professore ordinario di Diritto costituzionale – Università “Mediterranea” di Reggio Calabria


ABSTRACT
ITA

Il contributo esamina la questione dellʼutilizzo della Costituzione ad opera delle parti sociali – e, in specie, da parte dei sindacati – durante i settant’anni della sua vigenza. LʼAutrice muove dallʼinattuazione dell’art. 39 Cost., si sofferma sulla crisi di identità, legittimazione sociale e rappresentatività che affligge tutte le organizzazioni sindacali ed interpreta come un tentativo di riscatto rispetto ad essa lʼattuale “strategia” della CGIL di contestazione delle recenti riforme dei rapporti di lavoro, riconducendovi anche la proposizione della questione di legittimità costituzionale sul contratto a tutele crescenti. Infine, il contributo auspica la condivisione di tale “strategia” da parte delle restanti sigle sindacali e il chiarimento della continuità esistente tra la rivendicazione del ruolo costituzionale dei sindacati (e la difesa del “principio lavorista”, in generale) ed il contrasto alle diseguaglianze, la salvaguardia dei legami di solidarietà ed il progresso materiale e spirituale dell’intera collettività.

EN

The article tackles with the issue of the use which has been made of the Italian Constitution, from the time of its approval, by the trade unions. Moving from the renowned lack of implementation of article 39 of the Constitution, the Author focuses on the unionʼs identity and legitimacy crisis and suggests to read as a search for redemption the recent CGILʼs plan of action on working conditions legislation, including the submission to the Constitutional Court of a suit concerning the constitutionality of the new and so-called “growing-protections” labor contract. Finally, the article wishes for an expansion of such a strategy to the remaining Italian trade unions and suggests to emphasize that the claim for the renewal of trade unionsʼ constitutional role and for the protection of working conditions helps in fighting inequality, in safeguarding the solidarity bonds and then in making the entire community progress on the material and on the spiritual level.

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