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Abstract
Ita
L’articolo contestualizza i recenti sviluppi delle politiche migratorie nelle tendenze innescate dalle crisi che hanno investito l’Europa negli ultimi decenni. L’esternalizzazione delle frontiere, l’estensione della detenzione amministrativa e di altre forme di confinamento dei migranti sono andate di pari passo con la progressiva perdita di centralità delle migrazioni per lavoro nell’agenda politica e con una integrazione sempre più subalterna delle cosiddette migrazioni forzate. La tesi sostenuta nell’articolo è che, a fronte della necropolitica dei confini, sia oggi necessario rimettere al centro dell’iniziativa politica la libertà di movimento come principio istitutivo di un nuovo universalismo.
En
The article contextualises recent developments in migration policy within the trends generated by the crises that have hit Europe’s borders in recent decades. The externalisation of borders, the expansion of administrative detention and other forms of migrants’ confinement have gone hand in hand with the progressive loss of centrality of labour migration from the political agenda and the increasingly subordinate integration of so-called forced migration. The thesis of the article is that, in the face of the necropolitics of borders, it is now necessary to put freedom of movement back at the centre of political initiative as the institutive principle of a new universalism.