Riforma elettorale e rappresentanza

Ordinario di Diritto pubblico comparato – Università di Perugia

ABSTRACT

Il bilancio dei sistemi elettorali maggioritari adottati dal 1993 richiede l’abbandono di modelli che hanno imposto un bipolarismo coattivo, moltiplicato il numero dei partiti, dato vita a governi poco stabili e inefficienti e introdotto un elemento populistico-plebiscitario nella indicazione del leader a scapito dell’effettiva scelta dei parlamentari da parte del corpo elettorale. Sarebbe quindi necessario adottare un sistema proporzionale corretto come quello tedesco, che potrebbe contribuire a ricostruire il legame tra partiti ed interessi sociali e dare vita a governi basati su effettive convergenze programmatiche. Purtroppo nella maggioranza parlamentare sembrano emergere proposte di sistemi ibridi e contraddittori che ripropongono, o addirittura esasperano, i difetti di quelli precedenti e non risolvono il problema di fondo, che è quello della crisi della rappresentanza e del rapporto politica-società.

The effect of the majoritarian electoral system adopted in 1993, requires the abandonment of models that have imposed a coercive bipolar political system, multiplied the number of parties, favored the creation of unstable and inefficient governments and introduced a populist element in the indication of the leader at the expense of the effective choice of members of Parliament by the electorate.
It is therefore necessary to adopt a proper system of proportional representation as in Germany, which could help to reconstruct the link between parties and social interests and to create governments based on actual programmatic convergence.
Unfortunately, it seems that in the parliamentary majority are emerging proposals for hybrid and contradictory electoral systems, which reproduce or even exacerbate the defects of the previous ones and do not solve the underlying problem, which is the crisis of representation and the relationship between politics and society.

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