Priorità costituzionali e controllo sulla destinazione delle risorse.*

Professore emerito di Diritto costituzionale – Università degli Studi di Padova

Abstract

Lo scritto si interroga su quali debbano essere le priorità di spesa nella distribuzione delle risorse pubbliche. In tempi di protratta crisi economica e di continuate politiche dei tagli, l’unico punto di riferimento certo è offerto dalla Costituzione, che deve continuare a orientare le scelte pubbliche, nonostante il carattere incontrovertibile che da più parti è assegnato ai precetti della scienza economica. Gli attori politici e gli enti di cui la Repubblica si compone debbono, pertanto, distinguere tra destinazioni di fondi costituzionalmente doverose, destinazioni consentite e destinazioni vietate, assumendo a parametro della distinzione il principio di eguaglianza sostanziale, di cui all’art. 3, secondo comma, nonché il valore della persona e della sua dignità. Alla luce di tali indicazioni tornano, pertanto, al centro dell’attenzione i diritti sociali – e in particolare il diritto al lavoro e il diritto all’istruzione – e il monito di Manlio Mazziotti sul legame tra garanzia delle condizioni minime economiche e sociali ed effettivo godimento dei diritti civili e politici. In quest’ottica deve, dunque, leggersi la questione della copertura finanziaria delle sentenze della Corte costituzionale, assumendo la ragionevolezza non come mera ‘coerenza’ a livello legislativo, ma in primo luogo come coerenza ai principi costituzionali.

The essays aims to investigate – in a constitutional perspective – the question of what should be priorities in the distribution of public resources. In times of economic crisis and ongoing policies of cuts, the only point of reference is provided by the Constitution, which must continue to guide public choices, despite the incontrovertible character that scholars and political institutions assign to the statements of the economic science. Political actors and the institutions of which the Republic is made must, therefore, distinguish between targets that are constitutionally necessary, allowed destinations and prohibited destinations. The parameter of such distinction is the principle of substantive equality (art. 3.2 Cost.), as well as the value of the human person and her dignity. In the light of those constitutional directives, the focus of public policies should turn on social rights – particularly the right to work and the right to education – and this reminds us Manlio Mazzotti’s warning about the link between the guarantee of minimum social and economic conditions and the effective enjoyment of civil and political rights. The issues of the financial coverage of constitutional rulings should be read from this point of view and “reasonableness” must be regarded not merely as “consistency” at the legislative level, but first and foremost as consistency with the constitutional principles.

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