L’esercizio presidenziale del potere di grazia per ragioni politiche: considerazioni critiche a partire dal caso De Sousa

Professore ordinario di Istituzioni di diritto pubblico – Università degli Studi di Cagliari

ABSTRACT
ITA

L’analisi del decreto di grazia concesso a favore di Sabrina De Sousa, condannata a sette anni di reclusione per il reato di sequestro di persona in relazione al caso “Abu Omar”, dimostra che, nonostante il divieto di grazie politiche sancito dalla sentenza n. 200 del 2006 della Corte costituzionale, si è consolidata nella prassi più recente una lettura del potere di clemenza individuale diversa e fortemente criticabile.

EN

The analysis of the decree of pardon granted in favour of Sabrina De Sousa, sentenced to seven years imprisonment for the crime of kidnapping in relation to the “Abu Omar” case, demonstrates that, despite the prohibition of political pardons established by the Constitutional Court’s judgment no. 200 of 2006, a different and highly criticisable reading of the power of individual clemency has been consolidated in the most recent practice.


Sommario1. La grazia all’agente della CIA Sabrina De Sousa: il comunicato del Quirinale; 2. Il caso De Sousa è una grazia politica: il fatto e le motivazioni; 3. Un ulteriore consolidamento della prassi: la grazia alla De Sousa come atto formalmente e sostanzialmente presidenziale a causa politica; 4. Tre (criticabili) ricostruzioni dottrinali sulla grazia nella prassi più recente; 5. L’improbabile revirement della grazia intesa come atto polifunzionale di esclusiva spettanza presidenziale.

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