Oltre l’idea di un riformismo costituzionale tellurico (destinato a tornare sempre con forme e modalità imprevedibili)

Professore associato di Diritto costituzionale – Università degli studi di Brescia 84150 battutePDF

Abstract

All’indomani del voto referendario che ha bocciato il progetto governativo di revisione della seconda parte della Costituzione, il saggio affronta la questione relativa alla qualità della nostra democrazia costituzionale cercando di definire i presupposti sulla base dei quali sia possibile recuperare, nella loro effettività, i principi costituzionali vigenti.

Following the referendum that has rejected the Government’s constitutional project for the revision of the second part of the Constitution, the essay addresses the question concerning the quality of our constitutional democracy and tries to define the conditions to regain the constitutional principles in force and their effectiveness.


Sommario: 1. Spunti per una riflessione post-referendaria; 2. La Costituzione come questione democratica (che ingloba quella sociale); 3. La necessità di una effettiva riconsiderazione dei principi costituzionali.

1. Spunti per una riflessione post-referendaria.

All’indomani di un passaggio referendario, tanto impegnativo politicamente quanto divisivo dell’opinione pubblica, potrebbe sembrare fuori luogo insistere sui diversi punti di vista ideologici e politici che gravitano intorno al tema delle riforme costituzionali, rispetto ai quali gli stessi studiosi del diritto costituzionale hanno stentato a proporre – pur nelle differenti analisi – argomenti in qualche modo convergenti alla luce delle regole del costituzionalismo democratico[1].

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