L’articolo 5 del “Piano Casa” del governo Renzi. Un dubbio bilanciamento tra esigenze di legalità e diritto alla casa

Dottoranda di ricerca in Diritto costituzionale, Autonomie locali, servizi pubblici e diritti di cittadinanza – Università del Piemonte Orientale

Abstract

L’articolo analizza le misure di contrasto al fenomeno delle occupazioni abusive di immobili adottate dal governo Renzi, sotto il profilo della loro legittimità costituzionale e compatibilità con la democraticità dell’ordinamento. L’art. 5 del “Piano Casa” pone infatti un divieto retroattivo di richiedere e ottenere la residenza, nonché l’allacciamento ai pubblici servizi, per coloro che non siano in grado di allegare un titolo di legittima occupazione della propria casa di abitazione, insinuando in tal modo dubbi sulla correttezza del bilanciamento operato tra principio di legalità e diritto alla casa.

The article analyzes the law enforcement measures about property trespassing adopted by Renzi Government in terms of constitutionality and compatibility with the democratic nature of the Law.
Article 5 of “House Plan” declares a retroactive ban to ask for and obtain residency as well as for connection to public utilities for those who cannot attach a legitimate living certificate creating a real doubt on the fairness between the principle of legality and the house right balancing.

 


Sommario:

1. “Piano casa” Renzi-Lupi: un focus sull’articolo 5 – 2. Le singole misure di contrasto alle occupazioni abusive di immobili e i rispettivi profili di illegittimità costituzionale – 2.1. L’impossibilità di richiedere e ottenere la residenza – 2.2. Il divieto di allacciamento ai pubblici servizi – 2.3. L’esclusione quinquennale dalle procedure di assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica – 2.4. L’ambito di applicazione del provvedimento – 3. Note conclusive: il perseguimento della legalità nell’attuazione del diritto all’abitazione pone in pericolo la  democraticità dell’ordinamento?

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