La possibile disciplina (legislativa) dei partiti politici e il suo collegamento con il loro finanziamento[1]

Professoressa associata di Diritto costituzionale – Università degli Studi di Roma “La Sapienza”

ABSTRACT

ITA

Nel contesto della trasformazione della rappresentanza politica (non da ultimo di quella sovranazionale), la storia dei partiti e dei movimenti è specchio delle modifiche della società politica e la sua lettura ci permette di far luce sulle caratteristiche attuali non solo della forma di governo, ma appunto dello stato di diritto. Nel contributo si ricostruisce e commenta il dibattito giuridico su una possibile disciplina generale dei partiti e sull’opportunità che la legge ordinaria intervenga oltre ed a fianco dell’autonomia (anche normativa) che tali soggetti hanno nello stabilire e far valere le proprie regole interne. Dopo una breve comparazione con i modelli vigenti in altri ordinamenti europeo, in particolare, si analizzano criticamente i contenuti del DDL, attualmente all’esame del Senato, sulla “Disciplina dei partiti politici. Norme per favorire la trasparenza e la partecipazione democratica” (A.S. 2439). In chiusura, sono presenti considerazioni sull’impatto che le nuove norme avrebbero in riferimento alle novità già introdotte in tema di finanziamento ai partiti ed al dibattito sulle modifiche alla legge elettorale.

In the context of the transformation of political representation (not least, of the supranational one), the history of political parties and movements is a mirror of the changes in the political society, which allows us to shed light on the current characteristics not only of our form of government, but also on the rule of law.
This paper considers the debate over whether ordinary law can intervene alongside the autonomy of parties in establishing and enforcing their own internal rules. No commentators have ever argued for a radical choice between the self-reform of parties and their reform by law, although not everyone remembers that the latter is not prescribed as compulsory by the Constitution. After a brief comparison with other European countries, the legislative proposals adopted by the Camera dei Deputati during the XVII parliamentary term is critically analyzed, also considering the new legal system of their funding. The concluding remarks concern the currently transformational Italian political groupings to address the issue of the choice of election system

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