La reputazione delle istituzioni democratiche nella prospettiva del diritto costituzionale

Professore associato di Diritto costituzionale. Università degli Studi di Napoli Federico II

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Abstract
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Attraverso il prisma della reputazione, il testo offre una specifica chiave di lettura delle istituzioni democratiche e dei rapporti tra le stesse e la società lungo due diverse prospettive di indagine, quella degli organi di garanzia e quella degli organi rappresentativi, evidenziando le differenze e soprattutto le contraddizioni nella costruzione dei rispettivi giudizi reputazionali da parte dell’opinione pubblica. La reputazione, inoltre, si presta come uno specifico argomento di discussione in quanto potenzialmente idonea ad attivare processi di revisione tacita e, più in generale, la ridefinizione dell’ordine costituito, andando al di là dei tradizionali canali di formazione mediante consenso dei sistemi rappresentativi. La costruzione del discorso reputazionale viene inoltre analizzata a seconda della natura collegiale o monocratica dell’organo, con particolare riguardo al ruolo che in esso assume l’elemento personalista e agli strumenti in grado di potenziarlo. L’impianto argomentativo sul concetto di reputazione – dal punto di vista del diritto costituzionale – è rintracciabile implicitamente in alcuni principi fondativi del testo costituzionale, come la dignità, la disciplina, l’onore, che investono sia le istituzioni pubbliche che i cittadini, in una visione circolare di attuazione del progetto politico in una prospettiva pluralista. Infine, il tema della reputazione delle istituzioni democratiche viene posto in relazione con i temi della tecnocrazia, della distinzione tra tecnica e politica e della costruzione del giudizio reputazionale nell’era della digitalizzazione, evidenziandone i potenziali effetti sulla forma di stato e sulla forma di governo.

En

Through the prism of reputation, the text offers a specific key to understanding democratic institutions and the relations between them and society along two different perspectives of investigation, that of the guarantee bodies and that of the representative bodies, highlighting the differences and above all the contradictions in the construction of the respective reputational judgements by public opinion. Reputation, moreover, lends itself as a specific topic of discussion insofar as it is potentially capable of activating processes of tacit revision and, more generally, the redefinition of the established order, going beyond the traditional channels of formation by consensus of representative systems. The construction of the reputational discourse is also analysed according to the collegiate or monocratic nature of the body, with particular regard to the role that the personalist element takes on in it and the instruments capable of enhancing it. The argumentative framework on the concept of reputation – from the perspective of constitutional law – can be implicitly traced in some of the founding principles of the constitutional text, such as dignity, discipline, honour, which invest both public institutions and citizens, in a circular vision of the implementation of the political project in a pluralist perspective. Finally, the theme of the reputation of democratic institutions is placed in relation to the themes of technocracy, the distinction between technology and politics and the construction of reputational judgement in the age of digitalisation, highlighting their potential effects on the form of state and the form of government.