Un procedimento “speciale derogatorio”, “straordinario”, “in rottura della Costituzione”…e anche illegittimo ex art. 138 Cost. Note critiche al d.d.l. cost. n. 813 AS (n. 1359 AC) (II)*

Professore emerito di Diritto costituzionale – Università “La Sapienza” di Roma

 

1. Con questo mio contributo intendo dimostrare come la fragilità delle tesi sostenute in favore della legittimità del d.d.l. cost. n. 813 AS (n. 1359 AC)[1] sia già di per sé rivelatrice dell’illegittimità procedurale dell’attuale percorso “riformatore”, che al momento della presentazione al Senato di tale d.d.l. riguardava specificamente – pur richiamando anche i titoli I, II, III e V della Parte II – la forma di governo, il bicameralismo e il rapporto Stato-Regioni (ancorché sotto l’equivoca formula “forma dello Stato”), ma che ora, dopo le modifiche della Commissione Affari costituzionali del Senato, concerne esplicitamente gli interi titoli I, II, III e V nonché le «disposizioni della Costituzione o di leggi costituzionali strettamente connesse» a tali titoli.

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