Protagonismo governativo ed alterazione del sistema delle fonti del diritto: nuovi equilibri in tempo d’emergenza?

Assegnista di Ricerca in Diritto Costituzionale. Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara

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Abstract

Ita

Il contributo intende analizzare, in chiave critica, l’evoluzione dei “nuovi” equilibri istituzionali prodottosi a seguito dell’emersione della “questione pandemica” in Italia, tra primazia del ruolo dell’esecutivo e crisi della centralità dell’organo assembleare. La crisi sanitaria ha contribuito alla ridefinizione di un nuovo equilibrio relazionale tra Governo e Parlamento e, al contempo, acuito il percorso accidentato del regionalismo italiano, a vent’anni dalla riforma costituzionale del 2001. Parimenti, l’emergenza pandemica ha prodotto una intensa e problematica torsione nell’ordinato quadro delle fonti del diritto, legittimando deroghe di dubbia compatibilità costituzionale, giustificate con l’intento di fronteggiare, efficacemente e rapidamente, gli effetti nefasti che la pandemia ha prodotto nel corpo sociale ed economico. Le presenti note sottendono la necessità di un riequilibrio strutturale dei rapporti tra governo e Parlamento, ponendo al centro la necessità di costituzionalizzare la “procedura d’emergenza” che, anche in circostanze critiche, non ponga in secondo piano il ruolo essenziale degli organismi elettivi, specie laddove la crisi involga la contrazione di diritti e libertà fondamentali dei cittadini. 

En 

The essay aims at analysing, in a critical perspective, the evolution of the “new” institutional balances brought to the attention following the “pandemic issue” in Italy, between the primacy of the governments’ role and the crisis of the centrality of Parliament. The health crisis has contributed to the redefinition of a new relational equilibrium between government and Parliament and, at the same time, emphasised the difficult path of Italian regionalism, twenty years later the constitutional reform of 2001. Likewise, the pandemic emergency has produced an intense and problematic misuse in the proper framework of the sources of law, legitimising regulatory derogations of doubtful constitutional compatibility, justified with the intent to face, effectively and quickly, the negative effects that the pandemic has produced in the social sphere. The essay underlines the need for a structural rebalancing of the relationship between government and Parliament, placing at the centre the need to constitutionalise the “emergency procedure” which, even in critical circumstances, does not overshadow the essential role of the elected bodies, especially where the crisis involves the restriction of citizens’ fundamental rights and freedoms.