Bilanciare insieme verità di parto e interesse del minore. La Corte costituzionale in materia di maternità surrogata mostra al giudice come non buttare il bambino con l’acqua sporca

Professoressa associata confermata di Istituzioni di diritto pubblico – “Sapienza” Università di Roma


ABSTRACT
ITA

L’articolo propone una riflessione sul divieto di maternità surrogata dopo la sentenza della Corte costituzionale n. 272/2017. La Corte ha confermato il divieto di maternità surrogata a garanzia del principio Mater semper certa posto dall’ordinamento a tutela della dignità e della libertà della madre e del bambino. Il rilievo riconosciuto a tale regula juris, in caso di surrogazione di maternità, impone al giudice di bilanciare la verità di parto con l’interesse del minore.

EN

The article proposes a reflection on the prohibition of surrogate motherhood after the ruling of the Constitutional Court no. 272/2017. The decision confirmed the prohibition of surrogacy as a means of guaranteeing the Mater semper certa principle; this principle is provided for in the Italian legal order to protect the dignity and the freedom of the mother and the child. The importance given to the Mater semper certa principle gives the judge the task of balancing, in the event of surrogacy, this principle with the interests of the child.


Sommario: 1. Giurisprudenza costituzionale, l. n. 40 del 2004 e maternità surrogata. Qualche riflessione per iniziare; 2. La Corte di appello di Milano e l’ordinanza di rinvio n. 273 del 2016. Le origini della questione; 3. Qualche precisazione sull’importanza del principio Mater semper certa est; 4. “Valore” della relazione materna versus “disvalore” della surrogazione di maternità. La Corte costituzionale fa il punto nella sentenza n. 272 del 2017; 5. Conclusioni. Un giusto divieto in una legge sbagliata, quali conseguenze?

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