“Economia di guerra”, crisi e diritto del lavoro. Note critiche

Professore ordinario di Diritto del lavoro. Università degli Studi “Mediterranea” di Reggio Calabria

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Abstract

Ita

Il saggio affronta il problema delle conseguenze sul diritto del lavoro e sui diritti sociali fondamentali dell’attuale situazione di crisi derivante dalla guerra in Europa, che incide in modo sempre più devastante sull’economia e sulle scelte in materia sociale. La nascita, dopo la crisi del neoliberismo e dopo l’epidemia Covid, di un diverso orientamento politico e giuridico nella regolamentazione dei rapporti di lavoro e più in generale del sistema di welfare viene ostacolata dalla crisi globale, da cui scaturiscono inflazione, recessione e disoccupazione che colpiscono le classi più vulnerabili. Altre sembrano ora le priorità e le emergenze. Questa situazione e tutti i pericoli che essa nasconde impediscono i tentativi di cambiamento e minacciano anche le riforme già realizzate. Sembra emergere un ritorno al militarismo che, unito ai conflitti internazionali e alla crisi economica, toglie spazio e risorse alle politiche inclusive sul piano sociale. La crisi globale e la guerra in Europa colpiscono in particolare il diritto del lavoro mentre stava effettuando una revisione dei propri fondamenti teorici e delle linee applicative dopo la lunga stagione della precarietà. La conclusione è tuttavia propositiva. L’autore identifica nel cambiamento di fase molte ombre, ma resta la speranza di tornare presto a discutere in modo costruttivo di un nuovo diritto del lavoro e di una riforma del sistema di welfare in coerenza con i nostri principi costituzionali.

En

The essay addresses the problem of the consequences on labor law and fundamental social rights of the current crisis situation resulting from the war in Europe, which has an increasingly devastating impact on the economy and on choices in social matters. The birth, after the crisis of neoliberalism and after the Covid epidemic, of a different political and legal orientation in the regulation of labor relations and more generally of the welfare system is hindered by the global crisis, which gives rise to inflation, recession and unemployment affecting the most vulnerable classes. Others now seem to be priorities and emergencies. This situation and all the dangers it hides prevent attempts at change and also threaten the reforms that have already been implemented. A return to militarism seems to emerge which, combined with international conflicts and the economic crisis, takes away space and resources from inclusive policies on a social level. The global crisis and the war in Europe particularly affect labor law while it was carrying out a revision of its theoretical foundations and application lines after the long season of precariousness. The conclusion is however propositive. The author identifies many shadows in the phase change, but the hope remains to return soon to constructively discuss a new labor law and a reform of the welfare system in line with our constitutional principles.