Persona, conflitto e limite: tre parole per una lettura costituzionalmente orientata dell’obiezione di coscienza e della disobbedienza civile

Professoressa ordinaria di Diritto costituzionale. Università degli Studi di Torino

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Abstract

Ita

Persona, conflitto, limite sono parole che attraversano la Costituzione, e il costituzionalismo, e costituiscono i “fondamentali” sui quali si innestano obiezione di coscienza e disobbedienza civile e, insieme, consentono di tracciarne i confini. Obiezione di coscienza e disobbedienza civile rappresentano rivendicazioni di dignità, sono strumento di emancipazione, integrano una partecipazione dissenziente e critica, imprescindibile in una democrazia pluralista e conflittuale, si inseriscono nella storia della limitazione del potere, agiscono il conflitto nel segno della trasformazione sociale. I confini dell’esercizio di una sovranità popolare “oltre la Costituzione in nome della Costituzione”, della legittimità versus la legalità, sono nella Costituzione stessa, nell’agire e nel rivendicare valori costituzionali, in un principio personalista interpretato in senso relazionale, nel legame fra diritti e doveri, nel senso del limite come liberazione. I principi costituzionali costruiscono lo spazio degli atti di resistenza, riconoscendoli, evitandone la deriva solipsistica e ancorandoli alla prospettiva dell’emancipazione, a presidio delle ricorrenze aggressive del potere, nell’orizzonte di una democrazia costituzionale che ontologicamente è contro ogni oppressione.

En

Person, conflict, and limit are words that characterize the Constitution, and constitutionalism; these words constitute the “fundamental” elements on which conscientious objection and civil disobedience are grafted and, combined, they enable us to draw their boundaries. Conscientious objection and civil disobedience represent claims to dignity; they are instruments of emancipation; they integrate dissenting and critical participation, which is indispensable in a pluralist and conflictual democracy; they are part of the history of the limitation of power; and they address the conflict in the sign of social transformation. The boundaries of the exercise of a popular sovereignty “beyond the Constitution in the name of the Constitution”, of legitimacy versus legality, are in the Constitution itself; they act and claim constitutional values, in a personalist principle interpreted in a relational perspective, in the connection between rights and duties and in the significance of the limit as liberation.