Il “nuovo” Parlamento della Repubblica fra continuità e rotture. A proposito della forma delle revisioni costituzionali

Dottore di ricerca in Diritto pubblico. «Sapienza» Università di Roma

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Abstract

Ita

Il saggio muove dalla recente approvazione della legge costituzionale in materia di riduzione del numero dei parlamentari al fine di affrontare il più ampio tema della forma delle revisioni costituzionali. In particolare, esso si concentra sulla tendenza della politica a presentare simili riforme travisandone la reale portata e le loro implicazioni sul piano dell’equilibrio costituzionale delineato dalla Carta costituzionale. In questa prospettiva, l’Autore si interroga su quale, fra il criterio dell’organicità e quello della puntualità, possa dirsi maggiormente coerente rispetto all’impianto della Carta, che riconduce espressamente la revisione costituzionale nel novero delle “garanzie costituzionali”.

En

The essay moves from the recent approval of the Constitutional Law that reduced the number of Italian parliamentarians in order to address the issue of constitutional revisions and its forms. In particular, the work focuses on the political tendency to put forth such reforms misrepresenting their actual scope and implications on constitutional equilibrium outlined in the Constitution. In this perspective, the Author questions which, between the organicity and punctuality criterion, can be considered more consistent with the constitutional framework, that refers explicitly to the constitutional revision in terms of constitutional guarantees.