La salute e il carcere. Alcune riflessioni sulle risposte ai bisogni di salute della popolazione detenuta

Dottoranda di ricerca in Diritto costituzionale – Università degli Studi Roma Tre

Abstract

L’Autrice, ricostruendo il quadro normativo che garantisce la tutela piena ed universale della salute umana, espone le ragioni per cui la sua protezione in ambito penitenziario si configura come un dovere il cui adempimento non risulta condizionabile dalle regole del bilanciamento: la sua garanzia prescinde dal percorso trattamentale del reo e non è negoziabile a fronte di esigenze di sicurezza o processuali. E’ alla luce di tali considerazioni che affronta un’analisi critica di alcuni profili problematici dell’organizzazione del servizio sanitario nelle carceri, concludendo per la necessità di intervenire perché sia data attuazione alle previsioni normative di settore e sottolineando l’opportunità di impegnarsi per il reperimento delle indispensabili risorse finanziarie. Una riflessione è, inoltre, dedicata all’apprezzamento della protezione “multilivello” riconosciuta al diritto alla salute del detenuto alla luce della giurisprudenza della Corte E.D.U., il cui innesto sulla già pregnante tutela costituzionale, si traduce nello specifico obbligo, legislativo ed amministrativo, a fornire adeguate risposte ai bisogni di salute delle persone detenute.

The aim of the paper is to assess the problems concerning the Prison Health Services System: throughout an examination of some aspects about prisoners health assistance, the Author affirms that the implementation of guarantees provisions should be improved and, to make it possible, it is necessary to look for appropriate financial resources. It must be considered the existence of constitutional and European values and the importance of Strasburg Court ruling about the application of art. 3 E.C.H.R. that impose to the Governance to fulfill the shelters as a priority: general security could be overshadowed, if needed.

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